Dalla padella alla brace
Dalla padella alla brace

Dalla padella alla brace

Arriva l’estate e tutti, belli bianchicci, non vediamo l’ora di toglierci il pallore invernale e assumere un bel colorito mielato e poi cioccolatoso

Arriva l’estate e tutti, belli bianchicci, non vediamo l’ora di toglierci il pallore invernale e assumere un bel colorito mielato e poi cioccolatoso.

Ma, sia per motivi estetici, che di salute e protezione della nostra pelle, sarebbe meglio evitare lo step “rosso aragosta”. È risaputo ormai che l’esposizione ai raggi UV senza l’adeguata protezione causa problemi alla pelle che non si limitano a quelli subito visibili come rossore, eritema, spellature.

Nelle forme gravi di ustioni solari possono comparire gonfiori e vescicole. I sintomi si manifestano circa un’ora dopo l’esposizione per raggiungere l’apice entro 3 giorni. I pericoli più dannosi della mancanza di protezione solare sono però quelli a lungo termine, che si manifestano dopo anni: dalle rughe precoci ai tumori della pelle. Non tutte le pelli sono uguali, la variazione della quantità di melatonina presente rende più o meno sensibile l’epidermide, ma tutte vanno protette. Ecco perché in commercio ci sono creme solari con vari fattori di protezione.

Le pelli più chiare e quelle più delicate dei bambini necessitano di una protezione maggiore. I prodotti di ultima generazione sono in grado di schermare sia i raggi UVB (grazie a cinnamati, salicilati e derivato dell’acido para-aminobenzoico) che gli UVA (con i benzofenoni) e sono disponibili in varie formulazioni tra cui scegliere. Le barriere solari contengono ossido di zinco o biossido di titanio; un tempo erano bianche, ma oggi la formula è stata migliorata per renderne più gradevole l’utilizzo. Il consiglio, anche per chi ha la pelle scura, è di evitare le ore in cui i raggi UV sono più forti: tra le 10 e le 15.

Cercare refrigerio nell’acqua non è un buon modo per evitare le scottature, infatti i raggi UV possono penetrare nell’acqua limpida fino a 30 cm. Particolarmente pericoloso è il sole ad alta quota sia perché la neve riflette i raggi, sia per l’aria più sottile che quindi funziona meno da schermo.

Molti sentono necessità di prendere il sole, non solo per l’abbronzatura, ma per aiutare la produzione di vitamina D. Gli esperti, a questo scopo, ritengono che siano sufficienti 15 minuti di esposizione delle braccia al sole per qualche giorno la settimana.

Ustione solare - Patologie della cute - Manuale MSD, versione per i pazienti
Ustione solare - Informazioni su cause, sintomi, diagnosi e trattamento disponibili su Manuali MSD, versione per i pazienti.

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