Farmacia dei servizi: possibili implicazioni in tema di responsabilità

Tali servizi sono molteplici, di diversa natura e finalizzati alla deospedalizzazione della sanità ed a favorire l'accesso all'assistenza sanitaria di base, tramite la presenza capillare delle farmacie sul territorio.

Nel dettaglio i servizi consentiti al nuovo modello di farmacia riguardano:

- prestazioni analitiche di prima istanza riferibili ai test c.d. “autodiagnostici”;

- servizi di secondo livello erogabili con dispositivi strumentali;

- prestazioni professionali attraverso l’attività di operatori sanitari (infermieri e fisioterapisti);

- prenotazioni di visite specialistiche (CUP), pagamento ticket e ritiro referti;

- consegne a domicilio di farmaci e dispositivi medici, nonché la dispensazione per conto delle strutture sanitarie di farmaci a distribuzione diretta;

- erogazione di prestazioni tramite l'utilizzo della telemedicina.

In ultimo, in sede di conversione del D.L. n. 24/2022, è stata definitivamente e stabilmente normata la possibilità per il farmacista di somministrare, su base volontaria e con oneri a carico degli assistiti salvo specifiche esenzioni, i vaccini anti SARS-CoV-2 e quelli antinfluenzali, nonché di effettuare test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo e da effettuarsi in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza.

Tali innovazioni in ambito legislativo, se da un lato hanno aperto la strada a nuove opportunità di sviluppo dell'attività, dall'altro hanno senz'altro determinato la necessità di scelte strategiche specifiche e l'assunzione delle responsabilità connesse all'erogazione dei servizi.

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