Uno studio recentemente presentato al congresso SCAI di San Diego ha analizzato il rischio cardiovascolare in pazienti psoriasici trattati con farmaci biologici anti-IL-7 o anti-TNF-α oppure con fototerapia.
A un anno dal trattamento gli 84 pazienti in terapia con farmaci biologici presentavano una riduzione del 40% nel volume delle placche coronariche (da 2,5 a 1,5 mm2), e del 10% in quello delle placche non calcifiche (da 1,9 a 1,17 mm2). Al contrario, nel gruppo trattato con fototerapia il volume delle placche era quasi raddoppiato e l’indice delle placche non calcifiche era aumentato.
L’angiografia con tomografia computerizzata ha inoltre evidenziato nei pazienti trattati con anti-IL-7 o anti-TNF-α una riduzione del core necrotico e un aumento dell’involucro fibrotico nelle placche non calcifiche, fattori che ne rendono più difficile la rottura.
Il miglioramento nello stato delle arterie coronariche è stato associato al decremento di IL-1-β, una citochina pro-infiammatoria, mentre è risultato indipendente dalla variazione di diversi parametri metabolici quali aumento del colesterolo HDL, riduzione della pressione sanguigna e della glicemia.
