Il diabete: un’epidemia che il farmacista territoriale è in grado di aiutare a combattere
Il diabete: un’epidemia che il farmacista territoriale è in grado di aiutare a combattere

Il diabete: un’epidemia che il farmacista territoriale è in grado di aiutare a combattere

Secondo le stime dell'International Diabetes Federation, nel 2019 erano circa 463 milioni le persone nel mondo con diabete

Negli ultimi decenni l'incidenza del diabete nel mondo ha continuato ad aumentare, colpa dell'obesità, della mancanza di esercizio fisico, del fumo e di una dieta troppo ricca di carboidrati e grassi.

Per trattare questa epidemia sono sempre più comuni team multidisciplinari e la missione del farmacista al loro interno è normalmente quella di fornire l’assistenza farmaceutica, non solo la dispensazione delle medicine ma in generale la “fornitura diretta e responsabile di cure farmacologiche con l'obiettivo di raggiungere risultati specifici che possono migliorare la qualità della vita del paziente”.

Nel 2022 è stata pubblicata una review che ha voluto valutare il ruolo del farmacista territoriale e delle diverse attività che lo stesso è in grado di effettuare.

Oggi i farmacisti hanno dimostrato di poter svolgere un ruolo fondamentale nello screening dei fattori di rischio e nell'identificazione delle persone a rischio di sviluppare il diabete, in quanto le farmacie sono ben attrezzate per misurare peso, altezza, glicemia, emoglobina glicata, pressione arteriosa e profilo lipidico. Possono quindi informare le persone su come mitigare i loro fattori di rischio, e quindi ridurre il rischio di sviluppare il diabete in futuro, e indirizzare i pazienti identificati come a rischio verso i servizi adeguarti per la diagnosi formale e l’eventuale presa in carico, promuovendo la diagnosi precoce.

Data la familiarità con il paziente, si è osservato che possono educare il paziente alla gestione della malattia e ai rischi di un mancato trattamento, ma rispondere a tutti i quesiti non risolti nel corso della visita medica per i più disparati motivi, dalla scarsa familiarità alla carenza di tempo fino al fatto che che il dubbio possa essere sorto in seguito, nella rielaborazione personale di quanto comunicato dal medico. Possono anche contribuire alla riconciliazione farmacologica, segnalando eventuali trattamenti che potrebbero portare a un peggioramento del controllo glicemico e a forme iatrogene. In parallelo possono infine aiutare il paziente a ottenere il massimo beneficio dalle terapie in corso, spiegando come e quando usare i farmaci, come conservarli e quali farmaci e alimenti associare o meno alle terapie.

Nel diabete è fondamentale, oltre all’assumere correttamente la terapia, educare il paziente a modificare il proprio stile di vita, perseguendo una dieta sana, un esercizio fisico regolare, il controllo del peso e l’abolizione del fumo. Inoltre è imprescindibile da parte del paziente una corretta gestione della malattia, soprattutto nel caso di pazienti sotto trattamento insulinico, che devono monitorare la glicemia e dosare l’insulina di conseguenza. I farmacisti si sono dimostrati in grado di supportare il paziente in queste attività e possono anche insegnare ai loro pazienti come riconoscere, evitare e/o gestire gli stati di ipoglicemia.

La review ha quindi potuto osservare che l’inclusione dei farmacisti nel team di assistenza spesso si è tradotta in una migliore gestione della terapia farmacologica, nell'ottimizzazione dei regimi terapeutici, nella riduzione dei problemi correlati alla loro assunzione e nel raggiungimento più facile degli obiettivi terapeutici. Inoltre i farmacisti possono aiutare a identificare e risolvere eventuali problemi connessi alla terapia farmacologica, quali l’assunzione di dosi inadeguate, il metodo, la tempistica, la frequenza o la durata della somministrazione, le reazioni avverse ai farmaci, le eventuali allergie e le interazioni farmaco-farmaco, farmaco-cibo e farmaco-malattia.

I farmacisti possono infine aiutare a valutare l'aderenza dei pazienti alla terapia, somministrata al giusto dosaggio, con la corretta frequenza e discutere le conseguenze della non aderenza, migliorando così l'impegno dei pazienti.

In alcuni sistemi sanitari, i farmacisti possono anche rivedere le cartelle cliniche dei pazienti, valutare l'aderenza dei pazienti alla terapia e monitorare i loro risultati in termini di guadagno di salute, con un miglioramento del controllo glicemico e degli esiti dei pazienti e una riduzione dei ricoveri di emergenza e ospedalieri, ricordando al paziente di eseguire le visite di controllo, soprattutto per le complicanze a lungo termine quali quelle relative ai piedi, agli occhi, ai reni, e i controlli cardiovascolari e neurologici.

In sintesi, è stato dimostrato che i servizi di assistenza farmaceutica e gli interventi del farmacista migliorano il controllo glicemico, la soddisfazione del paziente e la qualità della vita. Inoltre, è stato dimostrato che i servizi di assistenza farmaceutica e gli interventi dei farmacisti riducono le complicanze del diabete, i costi associati all'assistenza sanitaria, la morbilità e la mortalità tra i pazienti con diabete.

Si conferma quindi l’importanza del ruolo che potrebbe assumere il farmacista non solo come dispensatore di farmaci, ma, come la recente pandemia ha fatto comprendere, come presidio sanitario a tutto tondo, in grado di salvaguardare lo stato di salute dei cittadini di fronte a eventi acuti e cronici.


Pharmaceutical care services for patients with diabetes: a systematic scoping review - PubMed
Pharmacists are increasingly included in multi-health care professional teams. Pharmacists are providers of pharmaceutical care services that can improve pharmacotherapy, reduce costs, and improve quality of life of patients with diabetes.

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