L’anima degli animali
L’anima degli animali

L’anima degli animali

La questione è già presente nel Qohelet, uno dei rotoli della Bibbia: “chi sa se il soffio vitale dell’uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra?”

La questione è già presente nel Qohelet, uno dei rotoli della Bibbia: “chi sa se il soffio vitale dell’uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra?” Non è quindi un argomento dei nostri giorni, anche se i movimenti animalisti hanno contribuito a portarlo in primo piano: aumentano i prodotti “cruelty-free” e spesso si vietano le sperimentazioni sugli animali. Recentemente la Chiesa ha espresso dei concetti ben precisi, come ad esempio l’equiparare l’estinzione di una specie animale alla scomparsa di una cultura.

Padre Antonio Spadaro, stretto collaboratore del papa, ha affermato che “Il peccato contro gli animali è la frattura di una connessione radicale tra i viventi, perché il creato non ha frontiere: è di tutti e per tutti”, dove l’utilizzo della parola “peccato” manifesta un cambio di prospettiva nel campo dell’etica animale.

I primi teologi a interrogarsi sull’anima degli animali non vennero presi molto in considerazione, ma il 2014 è stato un anno decisivo per l’attenzione cattolica verso gli animali, con la pubblicazione dell’enciclica “Laudato si” e con le parole di Papa Francesco a un bambino, che aveva perso il suo cane: “Un giorno vedremo di nuovo i nostri animali nell’eternità di Cristo. Il paradiso è aperto a tutte le creature.”


Fonte: wired.it
 

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