"Non ho tempo, non ho tempo"
"Non ho tempo, non ho tempo"

"Non ho tempo, non ho tempo"

Sono in molti a riconoscersi in questo modello di vita: troppo lavoro; una famiglia, magari allargata, da gestire; genitori di cui occuparsi; scadenze, commissioni, impegni vari; amici che si vorrebbe frequentare di più.

Sono in molti a riconoscersi in questo modello di vita: troppo lavoro; una famiglia, magari allargata, da gestire; genitori di cui occuparsi; scadenze, commissioni, impegni vari; amici che si vorrebbe frequentare di più. Il risultato è vivere sempre di corsa, con la sensazione di non riuscire a fare niente di quello che si vorrebbe; gestiti dal tempo che corre e che noi rincorriamo invano. Ma forse la causa è frutto anche di una cattiva gestione del nostro tempo. Ecco poche dritte per imparare a essere noi i padroni del nostro tempo.


Prima di tutto, dividere bene il tempo professionale e quello privato in modo da non avere allungamenti dell’uno nell’altro a complicarci la vita. Se possibile, iniziare prima a lavorare e terminare prima la sera. In questo modo si aumenta anche l’efficienza professionale, con una buona organizzazione della giornata lavorativa, che non deve “sforare”. La seconda cosa importante è imparare a “staccare”. Quando si è fatto quello che ci si aspetta da noi, è utile smettere, per poter riprendere la nostra lucidità, ma anche per aggiornarsi, confrontarsi con il mondo esterno, cose che possono portare a migliorare i risultati professionali. Ultimo, ma non meno fondamentale, è “sfrondare” gli impegni.

Considerare attentamente quello che per noi è davvero importante e concentrare tempo ed energie su quello, eliminando le interferenze. Se fatto tutto questo, siamo ancora in affanno, forse è il caso di chiederci se questa condizione, in fondo, non ci dispiaccia.


Fonte: Forbes

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