La figura del farmacista territoriale nelle RSA
La figura del farmacista territoriale nelle RSA

La figura del farmacista territoriale nelle RSA

Prescrizione e dispensazione del farmaco nelle RSA

Numerosi studi hanno accertato come circa un quinto degli anziani residenti presso le Residenze Sanitarie Assistenziali sperimentino almeno un evento avverso da farmaco durante il proprio percorso assistenziale.

Tale fenomeno, in costante crescita, è certamente una conseguenza dell'invecchiamento della popolazione e dell'inevitabile aumento delle persone affette da malattie croniche, spesso multiple, che richiedono la somministrazione di una politerapia farmacologica.

Di fronte a questo scenario, è emersa l'opportunità di prevedere l'inserimento dei farmacisti all'interno delle strutture residenziali, con lo scopo di garantire l'impiego in sicurezza dei medicinali, fornire un valido supporto nel monitoraggio, nella revisione e nella riconciliazione delle farmacoterapie, nonché nella formazione ed affiancamento delle altre figure professionali già presenti nello staff delle RSA.

Un primo tentativo di rendere obbligatoria la figura del farmacista nelle RSA, così come in altre strutture pubbliche e private, è stato operato nel 2020 dalla Regione Calabria con la legge n. 24.

La norma regionale è stata però dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale nel gennaio 2022, ponendosi in contrasto con le norma contenuta nella Carta Costituzionale che riserva allo Stato la competenza in ordine ai principi fondamentali ed alle attività esercitabili dai professionisti.


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